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Mi scuso col lettore abituato a leggere dal sottoscritto articoli sicuramente meno ruvidi e meno espliciti, ma stavolta non riesco a fare a meno d'esprimermi al limite del virulento: perché credo che la misura sia colma.
Dato il caso in questione (non primo di tanti altri nei quali non ho potuto esimermi dal perdere graditamente il mio tipico autocontrollo), gli elaborati "raffinati" li lascio a giornalisti di sistema e altri mestieranti dell'inganno, che vanno tentando di farsi belli e procacciarsi facili applausi producendosi in delle "fini analisi" su un argomento (ahimè) tanto grossolano quanto offensivo per l'intelligenza altrui.
Mi riferisco al "grande esodo" di "migranti" da Africa e Medioriente (ma ne arrivano anche dall'Estremo Oriente, a riprova del fatto che il problema risieda su altri termini...), alla ricerca di "un futuro migliore" in un'inesistente "Europa unita"; un esodo di "povera gente" che scapperebbe da "guerre, miseria e dolore" palesatisi – guarda caso – in questo primo decennio del "nuovo millennio", cioè proprio quando per Chiesa e affini si renderebbe necessario attuare quell'apocalisse (incentivata da disastri naturali avallati dall'uomo e non già da un dio onnipotente ma distratto...) implicante una sorta di ripristino di una "verginità perduta".
Oggi la pretesa d'essere emissaria di una divinità incarnata è stata quasi del tutto smascherata dall'informazione globale che fa capo soprattutto a internet: "la voce dell'Anticristo", come vanno affermando oramai da tempo taluni fanatici d'estrazione bibliolatra, che però utilizzano internet stesso per veicolare anche le loro vanità, un po' come gli integralisti islamici si scagliano contro "l'Occidente corrotto" ma non si peritano di considerare che i loro monarchi importino dall'Occidente velivoli, automobili, preziosi, opere d'arte, donne e quant'altro...
Sempre oggi, quando la possibilità d'informarsi e discutere su scala globale ha fatto capire a molte teste veramente pensanti e autonome che la Chiesa sia la più straordinaria propalatrice di menzogne di tutti i tempi, quest'ultima, constatando che i suoi centri collettori di gonzi (le "chiese": dal greco "ekklèsia", cioè "cernita", nel senso che si tratta appunto di una bella selezione di boccaloni infantili...) si vanno svuotando a ritmo sempre più vertiginoso, vorrebbe credere di poter riguadagnare terreno ostentando una faccia pietosa: e, col solito piglio protervo di sempre, ha pure il coraggio di dire che non salvare i "migranti" equivarrebbe a una "dichiarazione di guerra"... Guerra contro chi, non si sa: probabilmente contro i già scarsi neuroni dei suoi accoliti, ipnotizzati dalla falsa filosofia di invertiti, inetti e abietti spacciati per "santi" ai loro occhi.
I boccaloni, però, abboccano supinamente a queste pretese, perché si è sempre fatto credere anche che essi necessiterebbero di icone di "diversi sociali", di modo da poter continuare a "peccare" senza problemi. E dal momento che, da che mondo è mondo, la Chiesa ha sempre voluto far credere anche d'essere costituita da personaggi che possiederebbero qualità cogitative non comuni, le frasi fatte e "a effetto" diventano dunque giustificabili qualora inserite nell'ottica di un'istituzione che è stata basata ab origine su una truffa costituita da una religione fasulla e condizionante: una storiella semi-mitologica la cui assurdità quasi non abbisognerebbe d'essere supportata da prove storiche, qualora i boccaloni di cui sopra non si scoprissero di colpo "furbi" e non chiedessero delle prove che, in fondo, non serviranno mai a nulla nei confronti di chi fa volontariamente il sordo e il cieco.
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Il "terrore del fondamentalismo islamico" è uno dei capisaldi di questa campagna di "rifondazione", che include apocalissi e robe simili ("vengo dalla fine del mondo": vero, Bergoglio?): un fondamentalismo hollywoodiano e palesatosi anch'esso proprio in corrispondenza del "grande esodo", che si verifica soprattutto dalla Siria e che vede nei siriani i suoi elementi di spicco. Non per nulla, detto "esodo" si verifica proprio dai luoghi in cui, a suo tempo, provennero i primi veicolatori della superstizione cristiana (cioè i ribelli zeloti galilei: terroristi, appunto) che invase Roma ostentando da un lato pace e fratellanza, e dall'altro bruciando intere città (come nel caso di Nerone e di Diocleziano, fatti passare come crimini endogeni da storiografi addomesticati...), compiendo attentati di vario tipo contro l'impero: né più né meno di quanto accade oggi con i vari supporter di un islam "pacifico", che tentano di minimizzare le malefatte dei fanatici che "interpretano male il Corano". Ovviamente, non tutti i siriani sono potenziali estremisti: ma è anche vero che tra i "profughi di guerra" si possano mescolare personaggi che dal conflitto possono soltanto trarre vantaggio... Per inciso, illo tempore quest'invasione costrinse i romani a creare appunto il "cattolicesimo", permutando le divinità pagane nei "santi" e il Sole nel "dio incarnato" chiamato "Gesù": praticamente, fu attuato un ibrido per calmierare i nuovi esagitati, che parevano irriducibili proprio come gli attuali terroristi. Come affermava quel grande storico, è proprio vero che chi ignora la storia sia destinato a ripeterla!
In fondo, capisco la Chiesa: ha bisogno di "rinnovarsi" e di nuovi conversi, eventualmente più docili dei bianchi occidentali, oramai troppo "corrotti" o semplicemente snervati da una società impostata su un'economia di rapina dovuta all'euro, mentre i "negri" sono più "di bocca buona", docili e servizievoli. Perlomeno in teoria, dati i fatti cui siamo costretti ad assistere quotidianamente! Questa teoria, peraltro, era il cavallo di battaglia di un delinquente ideologico chiamato Stephan Kalergi, un "ideologo" metà austriaco e metà giapponese, idolo del "rinnovamento" propugnato da quegli stessi patacconi inguardabili che, purtroppo, pilotano i destini di milioni di persone dagli scranni di Bruxelles sui quali poggiano i loro flaccidi deretani: gente vecchia e brutta fuori quanto dentro, che distrugge l'esistenza di milioni di persone, ottenendone lauti guadagni coi quali riempirsi oltremodo il già pingue ventre. In Italia costoro comandano gli atti di "falsi giovani" attualmente capeggiati dal "signor" Renzi e dai suoi accoliti: politicanti nominati e d'estrazione borghese, in barba ai princìpi di un partito pur trasformista quale è quello di cui costui è stato "eletto" segretario. Gli allucinati quanto assurdi "Stati Uniti d'Europa" cui vanno vaneggiando sistematicamente costui e altri personaggi omologhi (come l'onorevole Boldrini), sono un'espressione tipica tratta proprio dalle pagine di Kalergi: quod mirandum?
Agli atti, è ovvio che il "piano Kalergi" non esista di certo: i succitati aborti di Bruxelles non sono certo tanto folli da affermare il contrario... Epperò, tolte le evidenze quotidiane che constatiamo sulla tratta dei "migranti", nello scritto di questo malaugurato personaggetto esistono senz'altro dei passi che conclamano la necessità di costituire un'Europa del genere, come chiunque potrà constatare sfogliandolo. Purtroppo, questo è il "nuovo mondo" all'incontrario che è stato fondato da questi rigurgiti di catto-nazismo.
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Ecco dunque che il nuovo schiavismo ha una "nuova maschera": quella della "pietà". Una pietà che fa parte di un gioco per snervare e infiacchire la società occidentale, di modo che essa abbassi la guardia e lasci penetrare supinamente gli agenti "ricostruttivi": cosa già avallata con la distruzione dell'assetto psico-sociale tramite l'accoglimento e la legalizzazione di costumi deviati di vario tipo (omosessualità e femminismo in primis). Non si equivochi la cosa, però: ribellarsi contro la devianza non deve per forza di cose essere a sua volta ritenuto una forma di "fascismo".
Capisco che, in una società invertita, decadente e di per sé fascistoide (e proprio per ciò spacciata come non plus ultra del liberalismo...), tutto quanto gridi a un pristino ordine delle parti sia fatto passare per integralismo oltranzista, retrivo e intollerante: in realtà, però, c'è da fare un ben netto distinguo. I "diversamente etero" sono sempre esistiti anche loro (sebbene gli "studiosi" dibattano ancora se la loro insorgenza sia dovuta a fattori genetici, a traumi esternali o a entrambi...) e non è certo stigmatizzandoli che chi li odia potrà ridimensionarne l'insorgenza: sempre qualora vi fosse mai bisogno di fare una cosa del genere. Certo, ragionando per assurdo (che è un modo di "ragionare" amato da chi crede in assurdità: religioni in primis), è comunque implicito che, qualora essi diventassero la maggioranza, si porrebbero dei seri problemi per la sopravvivenza del genere umano, che si perpetua tramite la riproduzione eterosessuale e non certo affittando uteri per placare un feedback di "genitorialità d'invidia"...
D'altronde, al pari dei cristiani (che "più li attaccano, più credono"), anche queste minoranze sociali si moltiplicano in maniera direttamente proporzionale alla velleità di ridimensionarli e di colpirli in vario modo. Ciò perché i religiosi che li etichettano "scomunicati da Dio" non possono certo ammettere che il "problema" della loro insorgenza sia piuttosto pratico e non certo etico.
Tutto ciò non implica comunque che essi non abbiano diritto a esistere e a rivendicare la loro presenza come persone: in fondo, se essi esistono, la "colpa" sarà da imputarsi allo stesso "dio onnipotente" che altri, invece, amano dipingere come corrucciato per il fatto che esistono, in barba ad altri risibili espedienti come il "diavolo" e il "libero arbitrio".
Stessa identica cosa dicasi per quanto riguarda il problema che interconnette "migranti", euro e religione. Oggi non sono pochi gli "ideologi nazionalisti", i quali, avendo capito come stanno le cose riguardo ai "migranti", da un lato denunciano la Chiesa capitanata da Bergoglio come complice di questa nuova "tratta", e dall'altro anelano al ritorno a un "cristianesimo puro", retto da un "papa veramente pio" a capo di un'Italia e di un'Europa basata sui "valori del cristianesimo" (che sono poi quelli dei nazionalismi tradizionali: Dio, patria e famiglia). Ora, tolto che questi "valori" siano sporcati dalla presenza di un fattore inesistente (quale è Dio per l'appunto), qualora costoro potessero esser informati al fatto che non esista alcun "vero cristianesimo", sicuramente sarebbero molto più obiettivi e più veementi nelle loro invettive e nelle loro azioni: perché il vero nemico della civiltà umana non è l'islamico "buono" o quello "cattivo", bensì la falsificazione globale attuata da chi comandava l'Occidente due millenni fa.
A quest'ultima falsificazione si va sovrapponendo appunto la congiura mondiale attuata in questi tempi: della quale congiura i "migranti" costituiscono l'ultimo anello (quello più indiziario e palese), che i suddetti aborti, sin troppo sicuri di sé per via dell'obnubilamento in cui hanno gettato le masse, oramai nemmeno si peritano più di camuffare.
Capiamoci: soccorrere chi è in pericolo è un dovere umano ancorché un diktat di una divinità assente quanto invisibile, ma sarebbe stato più opinabile far sì che essi non partano affatto, qualora tutta questa sollecitudine fosse animata veramente da spirito umanitario e non da sporchi interessi materiali. Epperò, i politicanti e i manutengoli della stampa trovano più facile cogliere consensi dai dolciotti coi cervelli molli, facendo i pietosi e provocando con anatemi e frasi fatte i governi laici (collusi o meno), anziché far sì che questi ultimi spendano un solo euro per edificare acquedotti e bonificare aree desertiche in Africa, di modo da fornire a questi poveri disgraziati uno startup per cominciare a costruirsi il benessere nelle loro terre, anziché vederli costretti ad andare ad affollare un'Europa al collasso e che non può provvedere al loro fabbisogno, a cagione della divisa monetaria di rapina chiamata euro. Ultimamente, la protervia e l'ipocrisia a cui giungono i propagandisti di questo sistema ha raggiunto livelli intollerabili, arrivando certuni di loro ad affermare che il finanziamento di pannelli fotovoltaici da diffondere sull'assolatissimo territorio africano sarebbe inutile perché renderebbe poco rispetto alla spesa; allo stesso modo, "inutile" è trivellare il Sahara perché la sua acqua sotterranea "non è potabile". Cosa entrambe fondamentalmente inesatte e che costituiscono comunque la comprova del modo in cui l'Africa è intesa tuttora dai neocolonialisti che finanziano certi" giornalisti". D'altronde, è senz'altro più conveniente vendere armi ai signorotti della guerra africani e mediorientali, finanziando così anche jihad quantomeno dubbie (comandate, "pare", da infiltrati del Mossad...), anziché rendere l'Africa un continente indipendente.
Ecco che, per questi delinquenti, si rende "indispensabile" creare "contrasti creativi" tramite la "mescolanza razziale", eliminando le barriere di transito costituite dai "tirannici governanti" di paesi come la Libia (anche per poter approfittare della situazione a fini petroliferi...): quell'altro elemento inqualificabile che risponde al nome di Nicolas Sarkozy lo sapeva benissimo, come lo sanno coloro i quali tengono in soggezione di qualche signorotto della guerra o di "contrasti tribali" la Nigeria e tutti gli altri paesi produttori di petrolio, oro, gas, diamanti e tanto altro!
Purtroppo per i dolciotti disinformatori di cui sopra, la "migrazione" dall'Africa c'è sempre stata, così come c'è sempre stata la guerra e la fame: fattori che, per le multinazionali che controllano il mondo, costituiscono condizioni da perpetuare per poter estorcere a due soldi i beni di cui sopra. Se poi fomenti le guerre e fai capire a questi "esasperati" che potrai essere accolto lautamente in qualsiasi numero ti presentassi, ecco che la "migranza" si trasforma in un diluvio di persone: che in altre circostanze probabilmente si sarebbero spostate soltanto nelle regioni finitime, e non già oltremare.
Senza contare che lo spostamento di masse così ingenti di persone, abbrutite da quanto subìto in patria e rimaste nostalgiche dei paesi dai quali sono state tratte a forza, può portare senz'altro a contrasti con gli autoctoni, finendo per verificare una delle seguenti due conseguenze: o i nuovi venuti si adegueranno a usi, costumi e religione autoctone, oppure chi li "ospita" verrà sostituito da questi nuovi venuti, che, avendo più "fame", si faranno anche meno scrupoli per sopravvivere.
Essendo impossibile che due culture fondate su religioni, usi e mentalità così antitetiche possano convivere in pace alla lunga, la terza scelta sarebbe quella d'eliminare entrambe le religioni: ma questa scelta è qualcosa che chi prospera sulle superstizioni non farà accadere mai. Piuttosto, per l'appunto, i "cristiani" "riformeranno" il "cristianesimo" integrandovi elementi di "cultura islamica", né più né meno di quanto è stato fatto due millenni fa, quando è stato creato il "cristianesimo cattolico" con elementi depotenziati di fanatismo zelota (cioè di una religione semita anch'essa). Del resto, la Chiesa ha sempre prosperato principalmente grazie a due cose: le "tragedie umane" (come le epidemie, le crisi economiche e le migrazioni verificatesi a cavallo di I e II secolo...) e la distruzione degli assetti statali, com'è accaduto appunto con la distruzione della società romana.
Se mettiamo in conto certe vergognose dichiarazioni di "leader" di taluni partiti europei, a proposito del "fatto" che l'Europa avrebbe "necessità" di decine di milioni di migranti come mano d'opera (non passa giorno che politicanti e giornalai populazionino senza vergogna che i migranti siano "una risorsa"!), direi che questi "esodi" costituiscono una manna e le guerre un pretesto, affinché quella che pare a tutti gli effetti una nuova tratta degli schiavi possa ricevere comoda giustificazione agli occhi del resto del mondo.
Se l'Europa avesse prodotto una moneta meno iniqua e non tarata sul Marco della "locomotiva mitteleuropea", allora le condizioni di vita sarebbero state adeguate per gli autoctoni e non ci sarebbe stato bisogno d'inventarsi i "migranti" per far fare loro (a pochi soldi...) i "lavori che non vogliamo fare più", come disse quel tale alto prelato, subito echeggiato da qualche politicante non meno indegno. Ma dal momento che l'operazione è sfacciata e massiccia, il gonzo non riuscirà mai a credere che, nonostante tutte le evidenze, si tratti di un'invasione programmata dallo stesso Occidente: invece, con la sua aria blasè da consumato artista dell'esistenza (al quale nessuna verità è nascosta...), parlerà di "complotti", "fantascienza" e "disumanità" nei confronti di "poveri disgraziati", dimenticando volutamente che, come dicono gli americani (che di complotti e messinscene se ne intendono...), la verità è sempre più strana della finzione.
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Finché la migrazione era controllata e l'Europa aveva un'economia fondata su divise differenziate, il problema non si poneva: quelli che oggi questi politicanti in malafede chiamano "migranti", allora erano "e-migranti" e si integravano bene, perché c'era lavoro e la percentuale di criminali era contenuta solo a chi voleva delinquere per indole e non "per fame". Guarda caso, allora non esistevano "movimenti razzisti" e il "vu cumprà" era oggetto di solidale ironia, anziché d'odio barbaro. E finiamola anche di paragonare i "migranti" coi nostri emigranti di fine Ottocento, per fomentare un continuo complesso di colpa e rendere la gente "accogliente": la situazione dell'America di quel tempo era simile a quella dell'Europa pre-euro.
Dall'altro canto, non tutti i "migranti" sono dei "poveri disgraziati": non si vedrebbe in che modo potrebbero spendere migliaia di euro a testa per il "passaggio". Del resto, questi geni della politica che predicano l'accoglienza incondizionata evidentemente faticano a capire per quale motivo essi debbano spendere dei soldi, visto che, dall'altro lato, i media dolciotti (al loro servizio...) ci dicono che vengono acciuffati a caso per le strade e sospinti con le armi sui barconi, né più né meno di quanto facevano i "reclutatori" di galeotti seicenteschi per le navi di lungo corso: il fatto che molti di loro vengano pure pestati in quanto riottosi a farsi imbarcare, la dice lunga sulla realtà. Senza contare che fino a due anni fa si diceva che la "tratta" costasse 10000 euro, poi diventati 5000 e recentemente "sulle 2-3 mila", come dicono i telegiornali della "TV di stato": sarà colpa del caro-vita!
Tra questi "migranti", poi, c'è anche qualche bel delinquente che ne approfitta per mischiarsi a chi viene caricato a forza nei "barconi della speranza": tolti i conclamati casi di cellule terroristiche che fino a poco tempo fa erano dati per "assurdi" da personaggi patetici come il signor Angelino Alfano.
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In sostanza, "caro" commediante gesuita Bergoglio ("papa diverso che fa discutere", dicono i "giornalisti" in vena di panegirici...), l'unico modo per fermare questa "tragedia" (se veramente lo si volesse...) è quella di distruggere i barconi sul luogo prima che vengano riempiti; poi occorrerebbe stabilizzare la Libia, eliminare la jihad (quella vera, non quella creata da voi...), installare forze della NATO a controllo di sicurezza dei territori "contesi", smetterla con gli aiuti spiccioli e, anziché finanziare questi paesi con armamenti, valorizzare le loro risorse interne (pagandole dignitosamente...) e prestare soldi per il rilancio economico (l'Africa possiede acqua sotterranea e Sole in abbondanza per dare energia pulita a mezzo pianeta!). E la cosa è molto più semplice che non il far collassare un continente per motivi abietti. Perché tutti voi siete responsabili di tutto ciò: non lo è soltanto chi ha bombardato la Libia e rimosso un personaggio squallido come Gheddafi, ma tutti voi che non volete attuare una politica diversa, per ovvi motivi.
Voi "religiosi" siete responsabili più di tutti: perché la mentalità di questi elementi che comandano in Occidente e in Oriente è informata alle assurdità che entrambi andate predicando per trovarvi un posto per vivere (lautamente) nella società di ovini che vi mantengono e seguono i vostri "comandamenti".
Voi "cristiani" oggi predicate "pace, perdono e dialogo": ma se non fosse stato per qualche mente laica veramente illuminata, oggi staremmo ancora al tempo in cui facevate pagare con la morte il libero pensiero, né più né meno dei fanatici ayatollah, mullah e quant'altri folli che istigano delle carogne esaltate a eliminare i "miscredenti" in nome di un dio che è ritenuto onnipotente e misericordioso soltanto quando conviene.
Quei "musulmani " coi quali ipocritamente dite di "cercare il dialogo come risposta all'estremismo", come se voleste far capire che tra essi ci stiano "anche" i fanatici (e così istigandoli a far pensare che li equiparate a loro: ottenendo di farli diventare fanatici per davvero...), non hanno niente a che fare con questi ultimi: essi non agiscono in nome del popolo, ma per i loro tornaconti e la loro sete di potere, fomentata da qualche sceicco pazzo o piuttosto da qualche nazione avvezza agli sceneggiati. Se potessero, i comuni cittadini, che desiderano soltanto la pace e la serenità lì come ovunque, li eliminerebbero: non lo fanno perché sono pecore anche loro, così come lo sono coloro i quali voi istigate a essere sottomessi a voi e accondiscendenti verso dei generici "migranti".
Datevi pace: non esiste nessun dio. In caso contrario, non permetterebbe l'esistenza di bastardi criminali che ammazzano il prossimo "in suo nome", né di infami traditori che dicono di porgere l'altra guancia mentre assistono alla distruzione fisica, economica e culturale di una società, che sarebbe rea semplicemente d'averli smascherati ed estromessi dalla carta europea.
Se esistesse un dio, auspicherei che foste entrambi maledetti per l'eternità: ma (purtroppo per me e fortunatamente per voi), dato che di giudizi ultraterreni non ce ne saranno, spero almeno che vi tocchi un dolorosissimo patimento in questa esistenza, anche se mi rendo conto che il mondo oggi va più al contrario di prima e i veri delinquenti la passano sempre liscia. O quasi sempre, fortunatamente.
Spero dunque che le pecore si sveglino una volta per tutte e diventino uomini, facendovi pagare con gli interessi due millenni di inganni, abusi e tragedie causati dalle vostre farneticanti falsità: è questa la "preghiera" che vorrei fare ogni sera, se solo ci fosse qualche dio che potesse esaudirla. |
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