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Questo dicembre è stato caratterizzato dalla gettata di maschera di un governo indegno e servo, che con manovre "astute" fa finta di togliere un centesimo per chiedere un euro il mese successivo, per poter pagare un debito inesistente alla Germania: "mettersi in pari", loro dicono. Nel contesto di un intero anno di bugie e falsificazioni della realtà perpetrate da personaggi indegni come l'attuale "Presidente del Consiglio" (scelto da poteri ben ovvi e non dal popolo), rientrano senz'altro certe campagne di riconduzione attuate con la collaborazione di questo o quel "testimonial notabile".
Non bastavano le continue amenità di Bergoglio: adesso ci si mettono anche i cattocomunisti, che si scoprono tutt'a un tratto folgorati sulla via di Damasco.
Una delle cose peggiori a cui potrebbe capitarti d'assistere nel mondo dello spettacolo (che dovrebbe rivestire anche una funzione pedagogica) è la liquidazione degli ideali; e per uno strumento che funge anche da base d'influenzamento delle masse, ciò è grave. Vedere un personaggio come Benigni vendersi per quattro milioni di euro (in un periodo in cui la gente rovista nei cassonetti ed è grassata da un governo di delinquenti auto-autorizzati) per ripetere cretinerie, è un abominio; specialmente se si tratta dello stesso personaggio che, in tempi meno sospetti, aveva "tuonato" contro Dio e la Chiesa (vedi il famoso TuttoBenigni del 1983...). Ora, invece, costui tuona contro i miscredenti che non seguono dettami "divini": per la gioia di vecchi ateriosclerotici che, in tal modo, sentono rinverdire la loro vena religiosa all'udire cotanto declamatore!
Per carità: chiunque può cambiare idea. Bisogna vedere su cosa. Perchè cambiare idea su determinati argomenti credo sia da imbecilli, questo si. Io non penso che Benigni abbia cambiato idea: si è semplicemente venduto al miglior offerente, magari dietro la pretesa di compiere un atto di "valore sociale", nel tentare d'indirizzare la gente verso i soliti "valori" costituiti da Dio, patria e lavoro. Valori conservatori, non certo progressisti: cattocomunisti, ecco.
Sarà per questo motivo che qualche imbecille lo ha persino proposto per un Nobel alla Letteratura: noncurante (o ignorante) del fatto che esso viene tributato a chi la letteratura la fa e non certo a chi la ripete. Certe esternazioni sono, anzi, uno dei sintomi di una società decadente e senza identità, che osanna persino ambigui guitti in "odor di santità" ma svende il paese agli stranieri...
Non servirà saper ripetere a memoria interi tomi (di cose che ti piacciono, è chiaro...), come la Divina Commedia e (forse un pò meno) la stessa Costituzione che il tuo partito, in combutta con "qualche altro", ha stravolto e continua a pensare di voler stravolgere; la memoria è sì una qualità apprezzabile, ma non è sinonimo di creatività. Il buon Quintiliano avrebbe detto, anzi, che sia la qualità principale dei bugiardi.
Ho sempre stimato Benigni come una persona intelligente: ma si vede che, col passare del tempo, l'età incipiente rende più "malleabili", indipendentemente dai succosi cachet percepiti. Lo "show" cui ha sottoposto quasi 10 milioni di ignari italiani è stato qualcosa di abominevole: ovviamente, per chi sa come stanno veramente le cose su Dio e dintorni. Si è trattato di una mera sequela di "bellissimo, fantastico, dio dio dio" conditi dai soliti lazzi e frizzi più qualche scontata battutina sui politici (inclusi quelli stessi al cui partito dice d'appartenere Benigni medesimo...), che non avrebbero meritato un biglietto da 10 euro. Non saprei dire quanto possa aver pesato, nel caso specifico, il fatto che lo zio di tua moglie sia un alto prelato: fatto sta che certi "spettacoli" stiano diventando sempre più frequenti e preoccupanti.
Io credo che "programmi" del genere facciano parte, per l'appunto, di una banale azione di riconduzione concertata da questo "governo" (che di Sinistra non ha più nulla: sempre se ne ha mai avuto...) in combutta con i veri poteri che l'hanno allestito. Ed è davvero triste vedere una persona come Benigni prestarsi così supinamente a cose del genere: ma si vede che, come diceva quell'altro vecchio detto, i soldi facciano venire il "buonsenso" anche alle teste più matte. |
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