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Tutte le verità passano attraverso tre stadi.Primo: vengono ridicolizzate.Secondo: vengono violentemente contestate.Terzo: vengono accettate come evidenti._ Arthur Schopenhauer. |
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Questo sito prende nome dal famoso graffito (v.) rinvenuto due secoli or sono nella Scuola del Palatino, a Roma: si tratta della primissima raffigurazione di una crocefissione (dato che risale al II secolo), e rappresenta il "cristo" con una testa d'asino venerato da un giovane chiamato Alexamenos, come ci dice la scritta in un greco approssimato (Alexàmenos sèbete theòn, "Alexamenos adora dio"). La scena ci fa capire che i "pagani" avessero ben dedotto sin dalle origini che i "cristiani" fossero dei sempliciotti, perchè prestavano fede in una storia sconclusionata e non certo originalissima: evidentemente, per i "pagani" essi erano degli "asini adoratori di un asino".
Ho scelto questo nome anche e soprattutto per sottolineare come oggi la maggior parte di noi non si renda più conto di quest'antica evidenza, perchè certi personaggi che campano su Dio ergono barriere artificiali contro la critica, alla quale richiedono la patente di "metodi scientifici" ed "esperti accreditati": in realtà, sono dei banali escamotage, dei diversivi, dato che non sono intenzionati a capire nemmeno se leggessero miliardi di spiegazioni, risultando come risultano impantanati in una densa rete di sofismi... imbastita da loro stessi!
Purtroppo viviamo in una società dell'inganno, dove chi si reputa "serio" e "autorevole" crede e agisce in base a favole assurde, escogitate da lestofanti per approfittare della povera gente: e per giunta, fa di tutto per non accorgersene. L'Italia è, in effetti, molto simile al paese dei barbagianni di Pinocchio, dove vieni vilipeso e condannato se hai ragione, mentre i soliti noti, paludati dietro i loro grotteschi titoloni e le loro verbosità auto-erotiche, ricevono onori santimoniando a braccetto con politici furfanti, chierici agnellati e talora anche certi sedicenti atei o "laici tolleranti".
Abituata a temere un "Essere Supremo" che lo punirà se avrà dubitato della sua esistenza e non seguirà i "suoi" dettami, la gente non potrà far altro che definire "immondizia" e "fantastoria" il pensiero di chi ritiene assurde le pretese della teologia; costoro ignorano, però, che persino la "fantastoria" possieda una certa credibilità pratica ed utilità didattica, al confronto con prodotti di puro meteorismo mentale come il cristianesimo.
Si pensa, inoltre, al "bene fatto dalla Chiesa", all'effetto "catartico e ordinativo" che avrebbe avuto sull'umanità la vicenda evangelica (che per costoro è "indubbiamente storia"...), sicchè non si andrà certo a speculare se quest'ultima sia una mera favola didascalico-coercitiva nè se oltre al bene (apparente) ci sia "altro"; pensiamo piuttosto a quante persone hanno subìto e subiscono ancora le angherie della società semplicemente per il fatto di dubitare di queste cose!
Il sottoscritto crede che qualsiasi religione sia tanto falsa quanto nociva; e può esserlo sia praticamente (coi fatti) che eticamente (a livello di principio). In particolare, quelle "rivelate" (cristianesimo, ebraismo ed islam) sono le più efficienti e nocive tra tutte, in quanto predicano l'aperta conquista e l'asservimento del mondo alla mentalità informata ai loro dettami.
Sebbene io sia comunque conscio dei seri problemi di cui sono causa anche le altre due religioni, mi sono occupato di cristianesimo perchè su di esso è basata la società occidentale, in particolare quella italiana: ciò implica che, qualora esso fosse un falso, tutto il resto basatovi non potrà essere certo vero, con tutto quanto ne consegue. D'altronde, dovremmo occuparci in primo luogo del male che abbiamo in casa nostra, prima di criticare i problemi altrui, credendo così di poter sviare l'attenzione dalle nostre magagne.
Essendo stato un credente (al pari del 90% degli italiani), cammin facendo mi sono accorto di come stiano le cose fuori dal Sistema. Ho una formazione culturale classica e ho frequentato diversi indirizzi di studio universitario (storico-archeologico incluso), abbandonando il proposito onde evitare che avessero potuto affibbiarmi quei famosi "paraocchi crociati", imposti solitamente a chi viene "forgiato" negli atenei italiani, dove la "ragionevolezza" è sinonimo di "o fai così, o peggio per te": la ricerca seria, finalizzata al sapere e non al portafoglio, è morta due secoli fa.
Col tempo ho comunque provveduto a conseguire un titolo universitario, sebbene non in discipline specifiche: credo però che ciò non farebbe comunque alcuna differenza per chi non vuol sentire a tutti i costi, perchè quando critichi certe cose non sarai mai attendibile, chiunque tu sia e qualunque credenziale tu possa avere o credere di poter vantare (sempre ammesso che potrai trovare coraggio e tempo per dissentire dal Sistema...).
Vi diranno che la una sola persona che non abbia un "bagaglio specialistico" non potrà ardire a risolvere qualcosa: io risponderò che per parte sua lo "studioso accreditato laico" che appartiene a una sola disciplina, difficilmente potrà risolvere qualcosa. Difatti, non si è mai verificato che qualcuno di loro abbia dubitato pubblicamente della "divinità".
Inoltre, più "esperti accreditati" di varie branche disparate (che siano omogenee o meno all'argomento) non riusciranno mai a mettersi d'accordo, fuorchè per concordare che Dio e Gesù siano veri, naturalmente: questo, per via di fattori personali, formativi e di pertinenza. In secondo luogo, non sarà possibile affrontare un argomento del genere pretendendo di conseguire qualche risultato diverso dal solito, qualora condividerai l'arduo compito con qualche altra attività primaria rispetto ad essa; dall'altro lato, occuparti di questi argomenti come "lavoro" (quindi come "teologo", unico "lavoro" autorizzato a parlare di "cose sacre"...) non ti fornirà affatto delle basi neutre da cui partire, in quanto già il preconcetto dell'esistenza di Dio insito nel tuo "lavoro" ti impedirà di farlo.
Per tutti questi motivi non si è mai pervenuti a un "risultato ufficiale definitivo" e si è verificato che a dubitare (e presentare risultati più o meno aderenti alla verità) siano stati soltanto i "cani sciolti": ma anche in questo caso, c'è "cane e cane".
Oggi, ad esempio, imperano ridicolissime teorie sulla "assoluta miticità di Gesù", che non hanno il minimo fondamento razionale nè documentario: la gente, però, le segue e le diffonde perchè sono eclatanti e di immediata ricezione, noncuranti della loro perniciosità sulla formazione dell'ateo serio nonchè della credibilità dell'ateismo italiano in primis.
Intendiamoci: non ce l'ho certo contro gli "studiosi accreditati". Perlomeno, non contro quelli che evitano di denigrare chi non appartiene alla loro cerchia come se fosse un pariah che afferma apriori cose errate in quanto outsider (per buona pace delle tautologie). Lo studioso serio e senza preconcetti merita rispetto, diversamente da quello che piega all'apologetica ciò che conosce.
Per parte mia, non ho mai creduto che per dire la verità occorresse un "titolo" nè che una prospettiva obiettiva potesse essere fornita solo dalle università; qualsiasi formazione non potrà servire a nulla, se non sarai stato consapevole della ridicolaggine insita in divinità onnipotenti, invisibili e suicide.
Tolte le mie frequenze "accademiche" nonché gli scambi di vedute con questo o quell'esperto, ho avuto ben presto l'opportunità di consultare documenti che mi hanno consentito una certa conoscenza dei sistemi mitologico-religiosi delle civiltà umane: formulando opinioni e facendole combaciare, ho tratto delle conclusioni che ho ritenuto necessario condividere. In fondo, uno degli scopi principali dell'esistenza è comunicare per cercare di giovare agli altri, sebbene a primo acchito questi ultimi avranno l'impressione di ricevere dati nocivi (per le loro certezze e il loro "benconvivere", si capisce...).
Nell'assolvere al mio compito, ho lavorato per quasi vent'anni soltanto a tale scopo; l'output che ne è scaturito, contenuto nel libro, è molto più particolareggiato degli articoli introduttivi di questo sito, nonostante io abbia dovuto sfrondare molti dettagli per poter rientrare in un volume leggibile.
Tengo a precisare che, rispetto ai libri, questo sito ha dunque un carattere di informazione generale e preliminare: per intenderci, qui elaboro ed espongo le tesi senza bisogno di ricorrere continuamente ai luoghi comuni della divulgazione. Ragion per cui, di prevalenza qui non troverete note nè passi citati (d'altronde, chi sa già di cosa si sta parlando, non ne ha bisogno) né ampollose disamine "scientifiche", bensì soltanto una traccia che potrebbe servire da spunto e adatta per letture veloci, comode e rilassanti, come si richiede al web. Del resto, trovo di assai cattivo gusto e pedante il dover puntualizzare a tambur battente dati che, per la maggior parte, sono molto noti a persone dotate di un bagaglio cognitivo ottimale: so che chi non possiede tale bagaglio (l'apologeta da strapazzo) cercherà di destituire le conclusioni fatte in questo sito (cosa che non possono fare col libro...) additando la scarsezza di "fonti citate", ma in realtà esse sussistono sotto forma indiretta e sono abbastanza riconoscibili a chi ha più esperienza e umiltà di costoro.
Data la natura dell'oggetto esaminato e dello stile che mi è proprio, l'opera cartacea non è fruibile a chiunque non possegga basi formative adeguate: sono al corrente che molti non riescano a superare nemmeno le prime trenta pagine e che ancor meno abbiano avuto la costanza e i fondamenti per terminarlo.
Altri lo ripongono come se non avessero letto nulla, vuoi perchè il suo stile si assorbe in maniera molto placida, vuoi perchè si sarebbero attesi dei "fuochi artificiali" (che però non sono propri al mio essere).
Tolta ogni eventuale erroneità o giustezza delle mie conclusioni, lo scritto non è noto al vasto pubblico (del resto, in Italia si reputa "probativo" e "serio" ben altro...) anche perchè su certi argomenti non si desiderano soluzioni definitive corrette, bensì ipotesi eclatanti e verosimili, che possano fornire continui spunti di alterco, per sentirsi "vivi". Certa gente vuole cose "sempre nuove". Internet, purtroppo, in questo senso è uno strumento assai ambivalente.
Tutto ciò va a garanzia del fatto che il sottoscritto non si sia impegnato in questo scopo con l'illusione di "fare i soldi" con dei libri, specie di questo tipo; anzi, ne ho tratto più problemi che altro (ma era un rischio ovvio). Devo pur giustificare comunque il prezzo di stampa; la carta costa, e fornire un documento del genere in formati per PC implica problemi di varia natura a livello di leggibilità e di rispetto di un copyright costatomi anni, fatiche e fastidi.
Indipendentemente dal fatto che mi piacerebbe che la mia teoria fosse diffusa il più possibile, non amo fare propaganda e non posso certo costringere la gente a interessarsi ad argomenti che ritiene ostici e talora sgraditi rispetto ad altri più "leggerini". Se leggono, bene: senò, grazie ugualmente. Non fanno un male a me.
La tesi che sosterrò nei miei scritti è che il cristianesimo incarni un malaccorto strumento di controllo, e che il suo presunto fondatore sia essenzialmente una maschera di sintesi distorta, che convoglia svariati ribelli dell'epoca, di cui parlano fonti storiche coeve e che gli "evangelisti" trasfigurarono come un pacifista suicida: quindi diri che la mia tesi risulti più plausibile di chi afferma che "Gesù di Nazareth" sia soltanto il parto di una fantasia mitografica, per non dire un "dio incarnato" veramente disceso sulla Terra.
La parte mitografica di questo "Giano bifronte" c'è sicuramente, ma è successiva alla formulazione pseudo-storica dei vangeli e pertiene quasi esclusivamente alle liturgie formulate sulla scia di certi suoi episodi e nozioni di base. Sarebbe stato troppo facile dire che "Gesù di Nazareth" sia "tutto un mito": ma ahimè, così non è né potrà mai essere.
La gente odia chi critica la religione: anzi, attribuisce a Dio la longevità della Chiesa, senza capire che la capillare contropropaganda cristiana rende il cittadino incapace di cogliere che il cristianesimo sia semplicemente il rivernissage della religione romana, effettuato in risposta a un mondo che cambiava, così da poter continuare a dominare indisturbata e in tutta "discrezione".
Spacciatisi come vicari di un dio non meno inesistente di qualsiasi altro, sacerdoti e governanti perennemente affamati di ricchezze hanno mistificato il passato e penalizzato sistematicamente la Società di Diritto, imponendole assurdi diktat anacronistici spacciati continuamente per "saggezza divina"; come risultato, avanziamo circa mezzo millennio di ritardo sulla tabella di marcia della scienza e del progresso.
Inoltre eluciderò che, proprio a cagione di questa falsificazione, finalizzata alla perpetua soggiogazione delle masse ignare, il cristianesimo sia la religione più nociva di tutti i tempi, dati alla mano. Esso è la religione di quel mondo occidentale, che fa le guerre per l'energia e cerca d'espandere i suoi costumi ovunque sul pianeta (i "governanti illuminati" dicono che sia "necessario" per "esportare la civiltà"...); la sua eliminazione potrebbe significare senz'altro un esempio per chiunque altro adora falsità similari e un sollievo per la situazione mondiale.
Infine, il cristianesimo costa agli Stati che lo ospitano cifre esorbitanti, che potrebbero essere destinate ad alleviare i disagi di quegli stessi poveri a cui vantaggio dice d'operare la Chiesa stessa, ma ai quali destina ben poco (cifre alla mano). Quanto al tanto celebrato "senso di carità" che i cristiani avrebbero introdotto "per primi nella storia", c'è da dire che la situazione di disastro causata da invasioni e collasso burocratico-economico dell'impero, coadiuvati dall'azione disgregatrice dei cristiani stessi, fecero sì che i governanti accettarono d'impiegare gli operatori religiosi – che aumentavano a dismisura – nei primi ostelli di cura che andavano ad affiancarsi a monasteri et similia, per cercare d'arginare piaghe e mendicanza: un chiaro esempio di "cura profetizzata"!
Peraltro, la tanto decantata "civiltà cristiana" con cui l'Occidente tenta di far credere che le sue divinità "altruiste" vivano realmente nei loro paradisi, non hanno alcunchè da farsi invidiare da arte, cultura, legislazione, scienza, tecnica, letteratura, architettura non solo di greci e romani, ma di qualsiasi altra superciviltà che li ha preceduti.
Insomma, con questo progetto (per molti "inutile" e "folle", ovviamente...) mi sono posto d'approfondire i retroscena di tutto quanto identifica la religione cristiana e la "civiltà" che emana da essa, cercando d'integrare l'argomento principale con la politica locale, notizie dal mondo, dossier e ricerche su argomenti correlati, per quanto possibile.
Le religioni (cristianesimo in primis) sono la sciocchezza che produce le conseguenze più serie per la società umana; se pensiamo che esistano cose "più importanti" di cui preoccuparsi e che non sarà solamente l'annientare queste cose a riportare il mondo su una buona strada (smarrita sin dalle origini della "civiltà"), allora dovremmo chiederci perchè mai esse dovrebbero continuare a esistere sebbene sappiamo che sono falsità, e perché mai dovremmo stornare dai bisogni veri della società il frutto dell'onesto lavoro per tributarlo a persone il cui unico scopo è quello d'amministrare onore a una vacua illusione collettiva.
Grazie a tutti voi. Biagio Catalano.
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